lunedì 23 marzo 2009

Oltrepassare i propri limiti


Nella mostra "L'anima dell'acqua" di Palazzo Reale a Milano è presente una sezione dedicata al viaggio. Il viaggio è soprattutto interiore, alla ricerca dell’io, alla scoperta di nuova identità. Il viaggio consente anche di oltrepassare i propri limiti, come l’Ulisse omerico o dantesco. La figura di Ulisse è raffigurata nell’opera “Ulisse e le sirene” di Herbert Draper (1909).

5 commenti:

  1. Mi piace molto l'immagine delle sirene: seducenti alla voce mostri (di solito) all'aspetto. esse raffigurano la tentazione di fermarsi nel viaggio (metafora della vita), di lasciarsi cullare dal tepore di serenità, nella macabra consapevolezza del destino mortale che necessariamente ne segue.
    Non sono forse l'immagine dell'Orco, che concede momenti di felicità attendendo paffute prede nel momento estremo?

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  2. Viaggio come oltrepassamento dei limiti?
    Mhm... Perché?

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  3. perchè intendiamo il viaggio come un: "uscire dai confini" e i confini, reali o meno, possono essere interpretati come limiti...

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  4. Più che l'Orco che ci rende "paffute prede" rappresentano la tentazione...
    la tentazione che è presente nella nostra vita continuamente.
    Tocca a noi riuscire a non diventare "paffute prede", abbiamo la capacità di scegliere... siamo essere furbi e razionali e possiamo trovare il modo per sfuggire alla tentazione...

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  5. Tentazione di che?
    Perché se il viaggio è ricerca di se stessi, le sirene rappresentano una tentazione, detto in altri termini?
    E se il viaggio non avesse una meta, come sarebbe possibile dire che queste sirene distolgono dal viaggio? esse sarebbero una via alternativa tra le altre.

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