Foto tratta da: florianaporta.iobloggo.com
“ Il viaggio è una porta attraverso il quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno”
G. de Maupassant
G. de Maupassant
Il viaggio… quello vero, che permette per un po’, di lasciare la routine, di sognare, di vivere in modo diverso …ma anche e soprattutto il viaggio immaginario, che possiamo fare senza muoverci da casa, sognando, esplorando mondi possibili e alternativi, uscendo dalla quotidianità.
Il viaggio è evasione verso una meta che può essere reale o anche solo idealmente immaginata e desiderata.
Il significato del viaggio è soprattutto nel suo percorso, è meta che può materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta addirittura sfuggire, può essere perennemente o vanamente inseguita.
Il viaggio è evasione verso una meta che può essere reale o anche solo idealmente immaginata e desiderata.
Il significato del viaggio è soprattutto nel suo percorso, è meta che può materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta addirittura sfuggire, può essere perennemente o vanamente inseguita.
Blumemberg scrive che noi siamo su una barca in mare e che anche se non ci saranno soste a terra, anche se non ci fossero fini e tutto si configurasse coscientemente come una vanità, esso non perderebbe il suo valore, anzi la presa visione della mancanza di valore extra-viaggio non fa altro che caricare assiologicamente lo stesso viaggio, sprona a prendersi cura di quella nave che rischia costantemente di perdersi (per dove? a che servono le stelle se non si ha una patria?) o di naufragare.
RispondiEliminaA nulla serve la beatitudine lucreziana dello spettatore, poiché il navigare è la costituzione esistenziale che ci caratterizza tutti.