mercoledì 22 aprile 2009

Iil Viaggio Metaforico

Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano.
(Benedizione del Viaggiatore. S.Patrizio)

Probabilmente leggendo queste poche righe si potrebbe pensare ad una frase rivolta ad un amico appena partito oppure ad un'amata. La particolarità di questo intervento riguarda proprio il viaggio intrapreso non solo come il passivo movimento verso la meta, ma inteso come esperienza di ricerca e d'incontro con la bellezza. Il viaggiatore quindi non è solo e disperso bensì guidato ed assistito dal misterioso amore di una Potenza più grande.

3 commenti:

  1. da Fau58
    io la vedo più come la speranza di una troppo amorevole mamma che spera che al figlio siano evitate esperienze spiacevoli e che la vita sia tutta un comodo tragitto.
    E' solo una vacanza non un viaggio, di quelle vacanze ovattate all inclusive.
    E poi?

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  2. Non potrebbe essere, invece, una guida che permette di non "perdersi" in un mondo in cui "perdersi" è routine? possiamo interpretarlo come un viaggio sicuro che ti offre l'opportunità di vedere, positivamente, le meraviglie che ancora il mondo ci offre e che giorno dopo giorno, molti, si perdono...

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  3. da Fau58
    bhe, la routine del perdersi è di chi parte senza porsi una meta o un fine.
    Per quanto riguarda invece la positività del viaggio sicuro, secondo me da il grosso problema poi di "vedere solo" le meraviglie (come le chiami tu) con l'ulteriore rischio di adagiarsi sulla comodità del viaggio organizzato. Ma le meraviglie degli altri corrispondono alle tue? cosa potresti vedere se il viaggio te lo organizzi tu?

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