martedì 26 maggio 2009
come fermare lo scorrere del tempo?
Il viaggio della nostra vita non lo possiamo programmare nei minimi dettagli, è costituito da molte tappe e fermate, alcune di esse molto importanti, che segnano e influenzano la successiva decisione o non-decisione.
Un viaggio ha anche momenti difficili, momenti questi in cui non si sa come procedere o andare avanti, in cui si sente la necessità di fermarsi, prendere tempo, guardare le onde del mare, ascoltare il silenzio e aspettare il momento giusto per rimettersi alla ricerca di un qualcosa, di un senso, di una realizzazione.
Ma possiamo considerarla come una vera sosta? è davvero un "fermarsi"? E' possibile fermare davvero il nostro viaggio?Come poter controllare lo scorrere del tempo?
mercoledì 20 maggio 2009
L'alchimista
mercoledì 13 maggio 2009
Da dove veniamo? Cosa siamo? Dove andiamo?
Ho voluto pubblicare un intervento di questo tipo perchè credo che queste tre domande, per alcuni un po' inquientanti, siano domande che ogni uomo, prima o poi, si pone circa il mistero del proprio passaggio sulla terra, sul perchè della propria esistenza transitoria e che lo spingono ad un viaggio continuo e inarrestabile.
Può, questo viaggio di cui abbiamo tanto parlato, essere un tentativo di risposta a tali questioni?
E' possibile dare un risposta personale a queste domande? Se si, ci può bastare?
Alle tre domande senza risposta oggettiva ed univoca, il pittore da un proprio senso, una propria forma di espressione con l'utilizzo dell'arte: fa corrispondere ad esse una pacata solennità delle figure, disposte secondo c
mercoledì 6 maggio 2009
L'incontro con l'altro
E' possibile considerare l'incontro con una persona altra da sè come un viaggio?
Molti si chiudono di fronte a persone che non conoscono, che considerano diverse, quasi estranee, considerandole, pur senza conoscerle, nemiche.
Parlare con una persona appartenente ad una cultura diversa dalla nostra, che ci racconta le sue esperienze di vita, le conoscenze che lei stessa crede di aver appreso dal mondo, non può essere considerato come un viaggio, come un potente mezzo per arricchire le idee che tanto gelosamente teniamo racchiuse dentro di noi? può essere un viaggi verso nuove culture e verso nuovi mondi? può essere spunto di riflessione e arricchimento?
martedì 5 maggio 2009
Teorie sull'orizzonte
Se l'orizzonte è quello preespresso dal pensiero l'uomo ha una piccolo e lieve autorealizzazione che avrà durata pari a quella del semplice viaggio.
Se l'orizzonte si diversifica positivamente o negativamente dal preconcetto, l'uomo avrà dei ricordi che andranno oltre alle sue aspettative ricadendo così nell'inaspettata e piacevole esperienza dell'inutilità di pianificare ciò che non si conosce.
Tratto da " L'Uomo Estremo" (Fredric vanShubart)
Pensandoci con attenzione, in effetti, ogni volta che scegliamo o fantastichiamo su una meta, abbiamo già in mente cosa vorremmo trovare o come ci piacerebbe che essa sia.
Forse così facendo, ci precludiamo degli aspetti che potrebbero rivelarsi molto interessanti privilegiandone altri, che potrebbero risultare invece banali.
Quindi è meglio sperare di trovare ciò che ci si aspetta, o non immaginare nulla cogliendo il maggior numero di esperienze possibili?
mercoledì 22 aprile 2009
Iil Viaggio Metaforico
(Benedizione del Viaggiatore. S.Patrizio)
Probabilmente leggendo queste poche righe si potrebbe pensare ad una frase rivolta ad un amico appena partito oppure ad un'amata. La particolarità di questo intervento riguarda proprio il viaggio intrapreso non solo come il passivo movimento verso la meta, ma inteso come esperienza di ricerca e d'incontro con la bellezza. Il viaggiatore quindi non è solo e disperso bensì guidato ed assistito dal misterioso amore di una Potenza più grande.
Lavoro o piacere?
martedì 21 aprile 2009
Viaggio senza meta
« Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare » | |
(Jack Kerouac - On the road) |
Nel libro viene descritta una vita vissuta al massimo e non vincolata dalla routine della vita "normale".
Il viaggio viene qui inteso come una ricerca del piacere di vivere, alla ricerca di un posto, non ha importanza quale, in cui stare bene con se stessi. E' una caccia di nuove esperienze.
Capita anche a voi di sentire l'esigenza di non fermarsi fino a quando non si è arrivati?
Di essere giudati da questa forza misteriosa che ci spinge sempre più verso un qualcosa che ci rispecchi e realizzi veramente?
Viaggiare nel tempo...
Questo è stato per noi lo spunto per interrogarci sul viaggio nel tempo.
Il viaggio nel tempo è l'ipotetico spostamento tra diverse epoche temporali, verso il passato o il futuro. L'immagine che ne abbiamo è quella dello spostamento su di una linea, la linea del tempo che lo rappresenta nella sua totalità.
In letteratura vi sono numerosi pasaggi che raccontano questo particolare tipo di viaggio; il concetto di tempo ha sempre affascinato l'umanità e se ne ritrovano esempi dai miti alle tradizioni religiose.
Il viaggio nel tempo, nell'immaginario collettivo, avviene seguendo due direzioni: verso il futuro a velocità molto elevato oppure indietro nel tempo, sino a giungere in un epoca prestabilita.
Alcune teorie scientifiche consentono, ad oggi, il viaggio nel tempo, ma solamente attraverso condizioni estreme impossibili da realizzare con le tecnologie attuali.
Forse che un giorno sarà possibile viaggiare nel tempo o resterà invece un'eterna chimera?
mercoledì 15 aprile 2009
Viaggiare tra sacrificio e opportunità
Hermann Hesse
Ciò su cui mi porta a riflettere la frase di questo importante scrittore è il punto di vista del viaggiatore.
Viaggiare comporta sempre per lui un sacrificio o una rinuncia?
Può essere invece considerato un'opportunità?
martedì 14 aprile 2009
Naufragio
La visione della fine di un viaggio è tragica. Sia che si concluda bene sia che si concluda in disgrazia, lo spettacolo della fine del viaggio è in qualche modo sempre attraente, specie se si tratta di una conclusione del secondo tipo.
E' maestoso lo spettacolo e proprio per questo i nostri occhi sono attratti a vederlo.
Alcuni ritengono che faccia parte dei metodi di apprendimento umani, ma c'é di più; anche se in realtà non ci fosse dietro altro, questo fatto da solo esprime un senso della nostra umanità, umanità che ci spinge a fare un viaggio in quella parte di noi stessi che non brilla alla luce del sole, bensì diventa più profonda.
Poe definirebbe questa tensione "demone della perversione".
E' possibile fare questo viaggio senza perdersi in se stessi? Indubbiamente è un viaggio rischioso, ma, a mio parere, molto affascinante!
Il viandante....
Pensare, per ogni persona che voglia andare un poco oltre le apparenze, è un po' come viaggiare.
Semplicemente il viaggio di ritorno.
Non capita anche a voi a volte?
mercoledì 1 aprile 2009
Dove o come?
non ricordo con precisione dove ho sentito questa frase la prima volta, ma oggi mi è tornata in mente.
Se pensiamo alla nostra vita come ad un viaggio rappresentato dallo scorre, lento o forse troppo veloce, del tempo, possiamo paragonare le sconfitte e le vittorie ai momenti tristi, difficili e i momenti felici, gioiosi che caratterizzano la nostra esistenza.
E' un po' quello che succede quando, dopo molto tempo, finalmente, prendi una decisione;
decidi di superare il bivio che hai davanti e cominci a percorrere una via...
...e non sai DOVE porterà, COSA ti porterà, finche' non giungi alla fine di questa.
Ma la cosa più bella è che nel mentre possiamo vivere ciò che ci si propone davanti, nel bene e nel male, perchè solo vivendo l'adesso possiamo goderci il dopo!
E' questo il nostro viaggio...
non conta DOVE arriviamo ma COME lo affrontiamo!
o no???
Magritte: il poeta dei sogni
Il percorso di ricerca di sé, di estraneazione dal mondo reale per viaggiare verso un mondo nuovo, non visibile direttamente agli occhi di chi guarda, è facilmente riscontrabile nelle opere d’arte di famosi pittori.
Magritte è uno di questi, che ricerca il mistero della realtà nella lucida enigmatica visione dell’inconscio. Immagini per esplorare se stessi ed interrogare il mondo.
Con Magritte la razionalità si ritrae e lascia spazio all’immaginazione che offusca la mente di chi osserva, invitandolo a riflettere e a cercare i significati latenti nell’opera.
Con i suoi quadri l’autore regala a chi osserva spunti di riflessione per un viaggio straordinario al di fuori della quotidianità. Utilizzando accostamenti dissociativi, composizioni assurde, situazioni in bilico tra l’onirico e la più fervida immaginazione, trasferisce nell’immagine il pensiero visibile.
Chi osserva si trova sconcertato o semplicemente incantato o sorpreso: oggetti quasi banali, sapientemente incastonati in scenografie al limite del concepibile, risvegliano ricordi assopiti nei più remoti angoli dell’inconscio e le visioni oniriche acquistano così tangibilità con simboli e segni quasi reali, che obbligano ad uscire dal noto per introiettarsi in un viaggio sconosciuto e ricco di sorprese, viaggio simile al sogno ad occhi aperti.
Ecco perché Magritte viene considerato il poeta dei sogni.
lunedì 30 marzo 2009
Imparare le lingue degli altri..imparare ad amare..
giovedì 26 marzo 2009
Questionario - Gradimento
Ricerca del sapere
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 118-120)
Nell'immaginario dell'uomo moderno il viaggio e' il simbolo della ricerca del sapere, di colui che instancabilmente cerca nuove strade e sposta in continuazione i traguardi di quel suo inarrestabile e metaforico percorso verso cio' che e' ancora sconosciuto.
mercoledì 25 marzo 2009
La vita fugge e non s'arresta un'ora..
e la morte vien dietro a gran giornate,
e le cose presenti e le passate
mi danno guerra e le future ancora;
e 'l rimembrare e l'aspettar m'accora
or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
se non ch'io ho di me stesso pietate,
i' sarei già di questi pensier fora.
Tornami avanti s'alcun dolce mai
ebbe 'l cor tristo, e poi l'altra parte
veggio al mio navigar turbati i venti;
veggio fortuna in porto, e stanco omai
il mio nocchier, e rotte arbore e sarte,
e i lumi bei, che mirar soglio, spenti.
lunedì 23 marzo 2009
...una metafora!?
In Persia si pensa che “…l’uomo non possa maturare che nel viaggio.”
Foto tratta da: florianaporta.iobloggo.com
Viaggiare è una metafora densa.
È una delle cose più semplici, ma anche tra le più ricche di complessità.
Viaggiare è avvicinarsi a qualcosa di diverso, ma anche allontanarsi da qualcosa di noto.
È ciò che ci dà una marea di esperienze e sensazioni, ci mette a confronto con noi stessi, con la nostra identità, che è non soltanto culturale, di appartenenza, ma è anche identità dell'io, della particolare e irripetibile singolarità.
Ma al contrario di quello che si possa pensare, l'io che riemerge al termine del viaggio, che riapproda al punto di partenza, in quanto la vera conclusione dell'esperienza del viaggiare è tornare a casa, quell'io… non è più lo stesso.
Ci arricchisce e ci rende delle persone diverse, ci permette di andare oltre i clichè, gli stereotipi che la società ci impone e di goderci a pieno quello che realmente la vita ci offre…
Le novità, le ricchezze di questo mondo che solo pochi, ancora oggi, sono in grado di cogliere totalmente!
Viaggio .. e sogno
G. de Maupassant
Il viaggio è evasione verso una meta che può essere reale o anche solo idealmente immaginata e desiderata.
Il significato del viaggio è soprattutto nel suo percorso, è meta che può materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta addirittura sfuggire, può essere perennemente o vanamente inseguita.